lunedì 9 luglio 2007

ROTTA PER IL PAESE DELL'OMBRA


Nella zona meridionale dell’oceano Indiano, a circa metà strada tra Sudafrica e Australia, poco sopra il circolo polare antartico, le isole Kerguelen prendono il nome dal francese Yves Joseph Marie de Kerguelen de Trémarec (1734-1797), che le avvistò nel 1772 senza mettervi piede ma credendo di aver scoperto un nuovo continente. Vi ritornò al comando di una seconda, sfortunata spedizione: l’accusa di aver imbarcato una giovane amante, lo scorbuto, le tempeste di ghiaccio, il degrado degli uomini e delle merci condussero la nave al limite dell’ammutinamento. Al ritorno in patria, gli intrighi travolsero i sogni di Kerguelen. Il navigatore del «paese dell’ombra» diede il proprio nome a una terra che fu la sua rovina.Isabelle Autissier, la «signora degli oceani» che nel 1994 disalberò al largo delle Kerguelen e fu costretta a farvi scalo, è ritornata in questa sperduta landa di terra e ghiaccio, che sembra «erosa, fatta a brandelli dal vento e dal mare», per incrociare poi la rotta del suo scopritore, fino a scriverne una biografia di lungo corso e di inconsueto spessore storico-psicologico, che non è soltanto una storia marinara ma si interroga sul rapporto fra l’uomo e la natura con la forza di un romanzo e la singolare intensità di un’evocazione personale.

IL BRANO:
"Un tappeto verde conferma che qualche tipo di flora e` riuscita a percorrere centinaia di miglia di un oceano glaciale per atterrare in questo paesaggio da fine del mondo. Attraverso le aperture delle nuvole si rincorrono i raggi di un sole crudo. Kerguelen! Non so più cosa mi attendessi, io che di queste latitudini conoscevo solo il mare, ma eccomi immediatamente conquistata, commossa, stupefatta dall’incredibile miscuglio di tenero e di selvaggio. Qui, ai confini del mondo, si trova il segreto dell’armonia."

L'AUTORE:
Isabelle Autissier (Parigi, 1956) ha costruito la sua prima barca a 31 anni e si è poi dedicata alle grandi competizioni veliche. Nel 1994 ha vinto (prima donna) la New York-San Francisco. Nell’Around Alone del 1998-1999 fece naufragio e venne salvata da Giovanni Soldini. Vive a La Rochelle.

SCHEDA:
Isabelle Autissier
Traduzione di Maecella Uberta-Boni
Longanesi
Collana: I libri del mare
Pagine 356
Prezzo € 18.60
In libreria dal 21 Giugno 2007

SOLA INTORNO AL MONDO

«Forse ce ne saranno altri, di Horn, belli, collerici, teneri. Soltanto il primo Horn, però, è quello buono. E' segno che un giorno si è dato del tu al proprio sogno, che si è saputo arrivare fin qui, in questo capo del mondo dove immaginario e realtà s'incontrano.» Il sogno di Isabelle Autissier, la prima donna ad aver compiuto un giro del mondo in solitario a bordo di una barca a vela, cominciò nel 1987, quando prese parte alla sua prima regata, la Mini-Transat, una transatlantica in due tappe riservata a barche di sei metri e mezzo: vinse la prima tappa e concluse al terzo posto in classifica generale. Da allora, tappa dopo tappa, da un oceano all’altro, ha scritto la propria storia di mare e di vita partecipando a molte altre competizioni, che l’hanno fatta diventare la più famosa navigatrice solitaria al mondo.Questo libro è il racconto della sua avventura: un racconto a due voci, quella della Autissier e quella di Eric Coquerel, in cui si alternano emozioni, lacrime e sorrisi, momenti inebrianti e cocenti delusioni. Perché la regata in solitario - oltre che un privilegio - è un esercizio severo e impone un confronto con la natura che non ammette deroghe o compromessi. In queste pagine (corredate di numerose fotografie a colori), ricche di informazioni tecniche utilissime agli appassionati di vela, si parla di vittorie, sconfitte, incidenti e naufragi, ma c'è qualcosa che va al di là della cronaca sportiva, e parla di sacrifici, dedizione, disciplina, della gioia di tornare a terra e ritrovare gli amici, della voglia di ripartire, per assaporare ancora una volta «il sale delle cose ordinarie». Isabelle Autissier continuerà a farlo, sola intorno al mondo, sino a quando la scintilla che la muove s'infiammerà, nelle giornate di gran vento.

IL BRANO:
"Correre in solitario nell'Estremo Sud comporta inevitabilmente la sua parte di imprevisti e di rischi, ma il fine del gioco, non inganniamoci, è quello di gareggiare, di cercare di vincere e di non giocare a farsi paura. Nessuno di noi è un adolescente sventato o un campione di giochi circensi, ma per lo più un capofamiglia, in ogni caso un marinaio impegnato da tempo nelle regate d'altura e con la ferma intenzione di continuare il più a lungo possibile...La regata in solitario esiste perché un essere umano si assuma la responsabilità di affrontare una natura che egli dovrà capire e domare. Si pone al primo posto delle avventure marittime e sportive. Per noi che navighiamo, per chi è entusiasta della vela, questa espressione di sé è immensa, autentica e indispensabile."


L'AUTORE:
Isabelle Autissier (Parigi, 1956) ha costruito la sua prima barca a 31 anni e si è poi dedicata alle grandi competizioni veliche. Nel 1994 ha vinto (prima donna) la New York-San Francisco. Nell’Around Alone del 1998-1999 fece naufragio e venne salvata da Giovanni Soldini. Vive a La Rochelle.


SCHEDA:
L'avventura della vela e della navigazione in solitario
Isabelle Autissier, Eric Coquerel
Traduzione di Bruno F.
Longanesi
Collana: I libri del mare
Pagine 272
Prezzo € 15.49
In libreria dal 22 Giugno 2001

NEL BLU


“La barca a vela per me ha sempre rappresentato un modo per viaggiare. L'idea di poter andare da un posto all'altro utilizzando solo l'energia della natura mi ha sempre affascinato.” Con queste parole il celebre navigatore solitario comincia il racconto del proprio amore per la vela, dalle esperienze compiute da bambino sul lago Maggiore in compagnia del padre agli esordi nelle competizioni, sino alle regate d'altura e alla prima delle ormai numerose traversate oceaniche compiute finora. Un'avventura - una metafora della vita - fatta di impegno, disciplina, sofferenze e dolori, ma anche di gioie ed emozioni. In mare si entra in una dimensione unica, “che ti fa vivere il presente nella sua pienezza senza preoccuparti d'altro”. In mare, tra un azzurro luminoso e l'urlo terribile di una tempesta, si esce dal tempo e dallo spazio per entrare in un altro modo di recepire la vita: si è tutt'uno con quel “piccolo mondo nelle nostre mani” che è la barca. Un rapporto quasi magico, una simbiosi fatta di sottili equilibri interiori, dove non c'è nemmeno più bisogno di parlare o di vedere, ma soltanto di imparare a sentire le vibrazioni, i movimenti e i rumori che quello strano oggetto galleggiante costantemente comunica. Un racconto vivido (corredato di numerose fotografie a colori), in cui il mare - innanzi tutto il rispetto per il mare, perché la natura è sempre più forte di noi -, oltre che una scelta e una lezione di vita, è un modo per conoscersi e mettersi alla prova (“navigare in solitario fa emergere una parte di noi che di solito teniamo nascosta”), e un'occasione, che si rinnova ogni volta, per scoprire altri luoghi, altre culture, conoscere nuovi amici e continuare a inseguire i propri sogni.

IL BRANO:
“Il mare e la navigazione ci regalano continuamente emozioni straordinarie, emozioni fatte di gioie dopo le privazioni, le sofferenze e le incertezze dei momenti difficili. Per arrivare a queste emozioni non c'è bisogno di andare a capo Horn: sono le stesse sensazioni che provavo da bambino quando riuscivo ad attraversare il lago e ad arrivare anche se c'era un brutto temporale… Tutti possono cercarle e provarle perché non importa l'entità dell'impresa.”

L'AUTORE:
Giovanni Soldini è nato a Milano nel 1966. Da oltre dieci anni è un protagonista delle vicende veliche internazionali. Tra le sue vittorie, la Europe 1 Star per la classe 50 piedi (1996), la Québec-St Malo (1996), l’Atlantic Alone, classe 60 in solitario (1998) e l’Around Alone classe 60 in solitario (1998-99). Quando non è impegnato nelle regate, vive a Sarzana, vicino a La Spezia. Nel blu è il suo primo libro.

SCHEDA:
NEL BLU
Emozioni, paure, drammi e vittorie
Longanesi
Collana: I libri del mare
Pagine 252
Prezzo € 14.46
In libreria dal: 8 Settembre 2000

HO SPOSATO L'OCEANO


"Ho sposato l'oceano", scritto da Inbar Meytsar in collaborazione con Fabio Pozzo, edizioni Longanesi (200 pag., prezzo di copertina 13 euro). Prefazione di Cino Ricci, postfazione di Sir Robin Knox-Johnston. E' il racconto dell'ultima regata di Simone Bianchetti, l'Around Alone 2002-2003, vista dalla moglie Inbar. Ma è anche il racconto della loro storia d'amore (si sposano tra la prima e la seconda tappa), che nasce e cresce intorno al mondo. Il tutto in 19 capitoli, intervallati da sei brevi interventi cronachistici, con la presentazione della regata e il resoconto di ciascuna tappa.

«L’oceano è un mare che si muove dentro di me, senza barriere né orizzonti»: così Simone Bianchetti definì il proprio amore per il mare, che lo portò a inseguire un punto oltre qualsiasi orizzonte. «Stai lontana da questo qui perché dev’essere un pazzo scatenato», fu il primo pensiero di Inbar Meytsar quando conobbe Simone. Il quale, da parte sua, pensò: «Questa me la sposo». Tra loro scattò qualcosa, ma rimase inespresso. Nove mesi più tardi, la fiamma si accese. Si sposarono in Italia, fra una tappa e l’altra dell’Around Alone 2002-2003. Questo libro – ideale seguito, fin dal titolo, del precedente I colori dell’oceano, scritto dallo stesso Bianchetti e da Fabio Pozzo e apparso in questa collana nel 2003 – è il diario di quella regata, la competizione più lunga che esista (28.800 miglia marine) per qualsiasi atleta di qualsiasi sport. Ma è anche il racconto, giorno per giorno, ora per ora, di una storia d'amore che cresce fra gli oceani, lungo le tappe di un giro del mondo a vela in solitario che dagli Stati Uniti si snoda in Inghilterra, Sudafrica, Nuova Zelanda e Brasile. Inbar vive le difficoltà e le paure del marito come se fosse in barca con lui, affronta i problemi, i rischi, le gioie di una convivenza ai limiti del possibile, tra porti, aeroporti, telefonate satellitari, e-mail, tempeste, black-out e silenzi, teneri abbracci e lunghe attese. Segue il marito in tutte le tappe, vive ogni arrivo, ogni sosta, ogni partenza, le tensioni e le emozioni di una regata estrema e quelle di una coppia che ha appena levato le ancore. Alla fine di quella prova, conclusa da Bianchetti al terzo posto, Inbar e Simone tornano in Italia, riportano la barca a Savona, il luogo dove hanno scelto di formare una famiglia, di vivere. Ma il loro sogno s'infrange a bordo di un'imbarcazione all'ormeggio, in una notte di bonaccia. A soli 35 anni, Simone è stroncato da un malore. Una storia d'amore, ma anche una grande avventura della vela raccontata in prima persona, per la prima volta, non da uno degli skipper in gara ma dalla moglie che lo segue da terra con il cuore a bordo, sospeso tra l’amore e il mare.

IL BRANO:
"L'ho visto nascere, l'ho seguito, aiutato, consigliato, rimproverato e posso dirlo: Simone con l'Around Alone ha dimostrato tutto il suo valore. Il valore di un velista che è riuscito ad imporsi in un mondo, quello delle regate oceaniche, in cui gli italiani sono tendenzialmente snobbati. Un mondo in cui dettano legge i francesi e nel quale puoi emergere soltanto se dimostri di essere più duro di loro. Simone c’era riuscito, guadagnandosi il rispetto degli altri navigatori.Era molto cambiato, ultimamente... Ma era cambiato anche in meglio. Aveva raggiunto una maturità più piena e i suoi momenti bui avevano una durata assai inferiore rispetto al passato. Credo che Simone, incontrando Inbar, abbia trovato qualcosa che cercava e che prima non aveva." (dalla Prefazione di Cino Ricci)

GLI AUTORI.
Fabio Pozzo è nato a Recco e vive a Genova. Giornalista della Stampa, coltiva da sempre la passione per il mare, la vela, la storia della navigazione e le isole alla fine del mondo. Ha collaborato con Inbar Meytsar, moglie di Simone Bianchetti, nella stesura di Ho sposato l'oceano (Longanesi, 2004).

Inbar Meytsar di origini israelinae, nasce lavorativamente parlando, come pubblicitaria milanese. Inizia la carriera come copywriter per poi passare alla professione di account in Agenzie come Publicis, DLVBBDO. Entra in Saatchi nel 2000 per gestire il coordinamento internazionale del Cliente Tiscali, attraverso il quale conosce il navigatore solitario Simone Bianchetti. E l’avventura parte proprio da lì... Nel 2002/2003 Tiscali sponsorizza Simone in una della sue imprese più estreme: una regata in solitario intorno al mondo. Inbar lo segue da vicino prima come sua compagna per poi diventare sua moglie, il 5 ottobre 2002. Il libro “Ho sposato l’oceano” racconta la loro avventura insieme.


SCHEDA:
Simone Bianchetti, la sua avventura sportiva
Inbar Meytsar, Fabio Pozzo
Longanesi
Collana: I libri del mare
Pagine 200
Prezzo € 13.00
In libreria dal: 1 Luglio 2004

FELIX VON LUCKNER UN CORSARO DEL XX SECOLO

L’autentica vita da romanzo del corsaro-gentiluomo che durante la Prima Guerra Mondiale percorse l’Atlantico e il Pacifico al comando del vecchio incrociatore a vela Seeadler. Il conte Felix von Luckner (1881-1966), diede la caccia ai mercantili nemici in numerose azioni che gli valsero la stima dei superiori e il rispetto degli avversari. Avventuriero e poeta, integerrimo militare e valente navigatore, servì lealmente la sua patria, ma in seguito non esitò a rassegnare le dimissioni all’avvento del nazismo: rifiutò di assoggettarsi a un potere che aborriva e si ritirò in esilio negli Stati Uniti. Champagne e musica lirica, evasioni rocambolesche e tesori mitici, astuti inganni e gesti cavallereschi, sono gli ingredienti di un’esistenza audace che ha consentito all’ufficiale del Kaiser di entrare nella leggenda. Nella coinvolgente e documentata biografia scritta da Gérard A. Jaeger, vicende appassionanti, rigore morale e discernimento politico, elevano Luckner a figura emblematica di un mondo scomparso che rivive con grande fascino nelle avventure che gli hanno valso il soprannome di ”Sea Devil”.


L'AUTORE:

Gérard A. Jaeger è nato nel cantone di Friburgo. Celebre storico, esperto di avventure di mare e membro della Commissione francese di Storia marittima, è autore di più di quaranta opere, tra le quali Les aventuriers de la mer, Les femmes d’abordage, Pirates, flibustiers et corsaires, Amerigo Vespucci, e Forbin, la légende noire d’un corsaire provençal, premiata nel 1994 dall’Associazione degli Scrittori di Lingua Francese. La biografia di Luckner è stata insignita del premio letterario dello Yacht Club di Francia.



SCHEDA:
FELIX VON LUCKNER UN CORSARO DEL XX SECOLO
Gerard A. Jaeger
Effemme Edizioni

Collana: Pagine del Mare
€ 19.50
Anno 2006
Pagine 387

L'EROE DELLA FRONTIERA DI GHIACCIO

L’affascinante avventura delle esplorazioni vide, agli inizi del Novecento, una corsa verso la scoperta dei poli terrestri. Giocarono in questa corsa anche interessi economici e scientifici, ma indubbiamente la spinta venne dal fascino dell’avventura, dal mettersi alla prova in sfide ai limiti dell’impossibile. E in effetti le numerose spedizioni allestite per raggiungere i poli terrestri, pur contando sull’appoggio degli Stati, videro gruppi di ardimentosi cimentarsi in imprese che mettevano a repentaglio la vita di coloro che si spingevano verso questi estremi.Il libro L’eroe della frontiera di ghiaccio racconta la storia di uno di loro, un marinaio che diede un contributo fondamentale per la scoperta del continente antartico: Tom Crean. Robusto irlandese nato in un povero villaggio di contadini, si arruolò in marina quindicenne e trascorse quasi nove anni in Antartide prendendo parte alle spedizioni condotte dai due più celebri esploratori dell’epoca: Scott e Shackleton. Raccontando la storia di Crean, Michael Smith fa la cronaca di tre spedizioni: la Discovery, Terra Nova e l’Endurance, evidenziando l’importante ruolo che i marinai ebbero nel portare a termine i compiti che venivano loro assegnati. Tom Crean è il simbolo dei tanti marinai che parteciparono a queste spedizioni al limite dell’impossibile, rischiando giorno per giorno la vita e in molti casi perdendola nel coraggioso tenntativo di raggiungere e scoprire le distese di ghiaccio dei due poli terrestri. Questo libro rende onore a tutti questi grandi e sconosciuti esploratori.
IL BRANO:
Il vento impetuoso e le temperature glaciali infierirono sui due uomini stremati, incapaci di percorrere un altro metro. Avevano trainato con coraggio il loro collega per 160 km attraverso uno dei terreni più ostili del pianeta. Ma ora ogni forza li aveva abbandonati e la battaglia era praticamente giunta al termine.Col cuore pesante, montarono la tenda e poi trasportarono al riparo il compagno agonizzante. Lo stesso Evans, conscio di avvicinarsi ormai alla fine, ricordava di essere stato trascinato “dai due compagni affamati, esausti e disperati, in una tenda sulla Grande Barriera Ghiacciata, all’ombra del Monte Erebus”. 22 Riferì che lo avevano adagiato sul sacco a pelo di Crean e aggiunse: “Pensai che mi stessero calando nella tomba”.23Crean e Lashly uscirono dalla tenda e tennero un rapido conciliabolo. Evans li sentì parlare e poi raccontò di aver percepito “una nota di tristezza nelle loro voci, ma anche una notevole determinazione in tutto ciò che si dissero”.24 Non erano più in condizione di trasportare oltre il tenente Evans con i viveri ridotti quasi a zero. Lasciarlo solo avrebbe significato condannarlo a morte, anche se forse sarebbe servito a salvare le loro vite. Tantomeno potevano aspettarsi l’arrivo di soccorsi. In queste tragiche circostanze avevano una sola possibilità. Uno degli uomini sarebbe rimasto indietro con Evans e l’altro avrebbe proseguito a piedi fino a Hut Point, distante 56 km, sperando di trovare al campo-base qualcuno che potesse essere di aiuto. Era un’altra iniziativa quasi priva di speranza, da parte di due uomini disperati, ma, come nelle occasioni precedenti, essi non disponevano di alcuna alternativa.In quel momento Crean prese una delle decisioni più coraggiose della sua vita e si offrì come volontario per raggiungere Hut Point, lasciando Lashly ad assistere Evans. Aveva fatto una scelta simile circa un anno prima quando, essendo l’unico membro del gruppo con un po’ di esperienza, si era avventurato da solo in cerca di aiuto per Bowers e Cherry-Garrard, bloccati su una lastra di ghiaccio galleggiante con i pony. Allora però, era in ottima forma fisica, ben riposato e a stomaco pieno. Ora invece, in procinto di partire per un’epica impresa, era intirizzito, stava morendo di fame e di sete ed era sfinito dopo aver trascorso mesi a trainare la slitta su un percorso di quasi 2.420 km. Persino Crean, sempre fiducioso delle proprie capacità, deve aver dubitato delle proprie possibilità di sopravvivere.
L'AUTORE:
Michael Smith, da trent’anni apprezzaro editorialista di economia e politica, è stato corrispondente e Industrial Editor del Guardian, City Editor dell’Evening Standard di Londra, Business Editor dell’Observer e ha collaborato con l’Irish Times e l’Irish Independent. Da tempo nutre un profondo interesse per l’esplorazione polare e questa è la sua prima biografia storica. Vive vicino a Londra con la moglie e due figli.
SCHEDA:
Michael Smith
Effemme Edizioni
Collana:Pagine del Mare
€ 19.50
Pagine 432
Anno 2006

IL PADRONE DEL VENTO

La lunga vita del marinaio più celebre d’Italia raccontata da quelli che l’hanno conosciuto. I suoi marinai, i suoi allievi, gli amici d’infanzia parlano di un uomo che ha amato e conosciuto il mare come nessun altro. Dagli anni dell’adolescenza a Lussinpiccolo alle imprese di guerra, dall’oro olimpico di Helsinki alle vittorie nei campionati del mondo, dal primo avventuroso viaggio del Corsaro II al leggendario comando della Vespucci di cui, in questo libro, è pubblicato il diario di una crociera-scuola estiva scritto dallo stesso Straulino e finora inedito. Novant’anni vissuti con letizia, novant’anni spesi tutti in mare. Un ritratto privato, intimo, fatto non solo di regate. La storia di un uomo ironico e lieve, severo e appassionato. Un uomo che amato fino alla fine il mare e la vita.“Leggendo Gallo invidio Straulino, la sua vita perfetta vi farà venire voglia di lasciare tutto e salpare gli ormeggi”. (Gianni Riotta, Io Donna)

L'AUTORE:
Giuliano Gallo, istriano di origine, è un inviato del Corriere della Sera. Ha seguito tutte le guerre degli ultimi quindici anni, dai Balcani a Timor Est, dall’Afghanistan all’Iraq. Va per mare da quando era ragazzo, e sogna di farlo fino alla fine dei suoi giorni. Ha navigato in Atlantico e in tutto il Mediterraneo, nella Manica e nel Golfo di Biscaglia. Nel 1993 ha pubblicato il romanzo Aliseo.


SCHEDA:
Vincitore III Premio Casinò Sanremo "Libro del Mare" 2006, sezione saggistica
Giuliano Gallo
Nutrimenti
Collana: Transiti blu
pp. 176
€ 14.00
prima edizione: novembre 2005

domenica 8 luglio 2007

STORIA DEL MAGICO INCONTRO TRA UNA RAGAZZA E UN CUCCIOLO DI BALENA CHE HA PERSO LA MAMMA


COMMENTO (Inbar Meytsar):
Non conoscevo Lynne Cox prima di leggere questo libro. Ora però l'ammiro davvero tanto. Se penso che si allena tutti i giorni per più di 2 ore, all'alba nelle gelide acque dell'Oceano Pacifico… Io a volte rinuncio ad andare in piscina nel tardo pomeriggio perché ho troppo freddo; ma la piscina che frequento è riscaldata e al coperto. La storia realmente accaduta che Lynne racconta in questo suo libro ha dell'incredibile: nuotare assieme ad un cucciolo di balena, per aiutarlo a trovare la sua mamma, senza perdere speranza. E' qui il bello secondo me: non arrendersi, continuare a pensare positivo per infondere fiducia al cucciolo. Impresa non facile quando si nuota già da ore, infreddoliti, in acque di tredici gradi e non si sa quando e se si riuscirà ad averla vinta.

SINOPSI:
È l’alba e Lynne, che ha diciassette anni, sta nuotando nell’oceano al largo di Seal Beach, in California. L’acqua è gelida, appena tredici gradi, e liscia come ghiaccio nero. All’improvviso, Lynne la sente sussultare. C’è qualcosa nell’acqua sotto di lei, e sembra grande abbastanza da farle credere di essere inseguita da uno squalo bianco. Ma non è uno squalo. È un cucciolo di balena grigia, che l’ha seguita per oltre un miglio. Lynne è in acqua da più di un’ora, è stanca e infreddolita ma capisce immediatamente che, se nuota verso riva, il piccolo continuerà a seguirla e finirà per spiaggiarsi.Il cucciolo deve aver perduto la mamma mentre migravano insieme dal Messico verso nord: un viaggio di ottomila miglia che, ogni anno, le balene grigie compiono per raggiungere il Mare di Bering. Non può fare a meno della madre. Non è ancora in grado di nuotare a lungo da solo e, per sopravvivere, ha bisogno del latte materno. Se Lynne non riesce a trovarla, il piccolo corre il rischio di disidratarsi e di morire di fame. Questa è la storia di quanto è accaduto.

IL BRANO:
"Non mi era mai capitato di trovarmi in acqua insieme a un essere così grande. Nuotai verso di lui. Avevo sentito dire che, a volte, i piccoli di balena grigia si lasciano avvicinare e accarezzare. Morivo dalla voglia di toccarlo.Il cucciolo si adagiò su un fianco e si mise a galleggiare. Il suo corpo, perfettamente aerodinamico, toglieva il respiro. Aveva una bocca enorme, che si estendeva da un lato all’altro della testa. Mi guardò mentre nuotavo a rana con la testa fuori dall’acqua. Mi mossi lentamente, tenendo gli occhi fissi su di lui. Non volevo spaventarlo, o mettermi in pericolo: m’interessava solo studiarlo da vicino e controllare che stesse bene."

L'AUTORE::
Lynne Cox è una delle più celebri nuotatrici di fondo. Nata a Boston e cresciuta a Los Alamitos, in California, ha completato la sua prima traversata dello Stretto di San a soli quattordici anni, nel 1971. Ha detenuto per due volte (nel 1972 e nel 1973) il record per la più veloce traversata della Manica. Negli anni seguenti ha effettuato numerose altre traversate in tutti i mari del mondo: dallo Stretto di Cook allo Stretto di Magellano, allo Skagerrak. La sua impresa più famosa resta la traversata, effettuata nel 1987, dello Stretto di Bering: in quell’occasione, Lynne sfidò il gelo dell’acqua, che non superava i 5°C. Nel 2002 ha nuotato per oltre un miglio, rimanendo in acqua per 25 minuti e correndo il rischio di cadere in ipotermia, nelle gelide acque dell’Antartide: un’impresa straordinaria che fino a quel momento non era ancora riuscita a nessun essere umano. Lynne Cox è stata inserita nella International Swimming Hall of Fame nel 2000.


SCHEDA:

Quattro bracciate con una balena
Lynne Cox
€ 10.00
pp. 140
In libreria dal: 13/07/2006

LA PIRAMIDE DI ATLANTIDE

COMMENTO (Inbar Meytsar):
La Piramide di Atlantide è un libro avvincente. Mi ha tenuto compagnia lʼestate scorsa quando approfittavo dei numerosi pomeriggi di vento fresco che ha colpito il nord della Sardegna. È un mix di avventura, storia, archeologia e fantascienza. Forse in alcuni tratti è anche fin troppo surreale. Ma se pensiamo che questo è il primo romanzo dellʼautore, direi che vale la pena attendere il suo prossimo successo. Io lo leggerò sicuramente.



SINOPSI:
Conrad Yeats è un avventuriero ma anche un archeologo. Potrebbe dunque essere lui lʼuomo adatto per svelare lʼincredibile mistero della piramide sepolta nei ghiacci dellʼAntartide, una copia esatta della piramide di Cheope, ma... piena di cadaveri. Lo sconvolgente monumento è stato svelato da un sisma che ha scosso i ghiacci polari, inghiottendo il personale di unʼintera missione scientifica, mentre nello spazio tre satelliti spia americani sono svaniti misteriosamente dalla loro orbita. E forse quella piramide nasconde, oltre al suo inquietante contenuto, altri ancor più oscuri segreti... Intanto, a Roma il papa incarica una giovane suora laica italiana, Serena Serghetti, esperta archeologa, di recarsi in Antartide per scoprire quale sia il legame tra la misteriosa scoperta e un sogno premonitore che il Santo Padre interpreta come un segnale di sventura: una rosa intrappolata nel ghiaccio. Ma altre potenze vogliono impadronirsi del segreto e non si fermeranno di fronte a nulla pur di ottenere il loro scopo, mentre Conrad e Serena avanzano nel loro viaggio verso il centro del tempo e verso una scoperta così devastante da poter cambiare il destino dellʼumanità.


IL BRANO:
...«Ci volle qualche istante per mettere a fuoco quello che vedeva, ma quando infine ci riuscì, stentò a credere ai propri occhi: nella parete davanti a lui due punti neri, come due pezzetti di carbone inglobati dal ghiaccio, sembravano fissarlo. Socchiuse un poʼ le palpebre per metterli maggiormente a fuoco, e dʼun tratto si rese conto che erano gli occhi di un volto femminile, forse di una bambina, che lo fissava da dietro la parete di ghiaccio, trasparente come vetro.»


L'AUTORE:
Thomas Greanias, laureato in giornalismo, è fondatore e presidente di Atlantis Interactive, una importante entertainment company americana creatrice di videogame e contenuti per il web, la televisione e il cinema. Vive in California con la moglie Laura. La piramide di Atlantide, il suo primo romanzo, è stato acclamato come una delle più importanti novità della narrativa dʼavventura.


SCHEDA:
LA PIRAMIDE DI ATLANTIDE
Thomas Greanias
Longanesi
€ 18.60
pp.352

VENTO DI PRUA

Il giro del mondo a vela al contrario. Una sfida unica, massacrante. Trentatremila miglia marine, oltre sessantamila chilometri, da percorrere con un’estenuante bolina su tutti gli oceani del globo, contro i venti e contro le correnti dominanti. È la Global Challenge, una delle regate più difficili che esistano. Ma anche una delle più democratiche: per far parte degli equipaggi di temerari che si misurano in quest’impresa non occorre essere velisti professionisti. È sufficiente avere un’età compresa tra i 21 e i 65 anni, godere di buona salute, conoscere l’inglese, pagare la tassa d’iscrizione.Il discorso cambia, invece, per gli skipper, che devono essere marinai e velisti provetti. Dodici uomini o donne che assumono il comando dei team dopo aver superato una severissima selezione, scelti tra centinaia di candidati. Amedeo Sorrentino è stato uno di questi «supereroi» della Global Challenge 2004-2005, il primo italiano ad aver indossato i panni dello skipper nella storia della regata. Vento di prua è un diario di bordo dove l’autore ripercorre i momenti più intensi dell’impresa, ma è anche un diario della sua vita giunta alla boa dei cinquant’anni.


IL BRANO:
"Siamo solo io e lui, il mare. Solo io e lei, la mia barca. Nessuno può dirmi quello che è giusto o sbagliato, chi sono o cosa devo fare: sono un niente in balia delle onde e della sorte, microscopicamente insignificante, e sono tutto, padrone assoluto del mio destino e di chi mi accompagna.Questo racconto è un frammento di storia, di questa esistenza di mare. Spero con il cuore di essere riuscito a farvi navigare insieme me, attraverso gli oceani e nei porti del mondo, sotto il sole e con le stelle, nelle bufere e nell'immobilità delle assenze di vento; tra personaggi illustri e semplici marinai, nei miei ricordi e nelle emozioni, tra le soddisfazioni e le delusioni, nel sogno e nella realtà, tra coincidenze, caos e destino, tra urla di gioia e silenzi dolorosi..."

L'AUTORE:
Amedeo Sorrentino nasce a Roma, nel 1954. La passione per la vela lo porta a lasciare gli studi di medicina e ad attraversare l’Atlantico per la prima volta a 21 anni. Entrato nel mondo della musica come manager di artisti jazz e organizzatore di eventi, è noto per aver lanciato con l’assessore alla cultura di Roma la parte musicale dell’Estate Romana, alla fine degli anni di piombo. Darà l’addio a questo mestiere a 40 anni, per partecipare al giro del mondo a vela Rally Around The World e poi fondare il Floating Village a Los Roques, in Venezuela.


SCHEDA:
VENTO DI PRUA
Amedeo Sorrentino
Longanesi
Collana: Il Cameo
€ 17.00
pp. 312
In libreria dal: 06/10/2005

LO STERMINATORE

Nick Stone sta cercando di rimettere insieme i pezzi della sua vita. Dopo anni di servizio nel SAS inglese, di operazioni segrete come agente K, dopo la morte della figlioccia Kelly e innumerevoli ferite nel corpo e nello spirito, sembra esserci riuscito. L’incontro con Silky nelle assolate pianure australiane apre una nuova prospettiva nella sua esistenza. Ma il ritrovare Charlie, un vecchio compagno d’armi, amareggiato e pieno di rimpianti malgrado la famiglia felice, riaccende dubbi e ricordi. E quando Charlie sparisce per imbarcarsi in una folle avventura nella Georgia stravolta da un feroce capo terrorista, Nick non ha scelta: deve riportare l’amico a casa sano e salvo.
Questo era il giuramento degli uomini del SAS e Nick sente ancora il peso dell’onore. Ma nel Caucaso lo aspettano sorprese che non avrebbe mai immaginato... Un lavoretto semplice si rivela una trappola mortale e Nick, oltre alla sua rischiosa missione di salvataggio, deve badare a un dossier che rischia di smascherare un mostruoso complotto tra terroristi e multinazionali per alimentare l’odio in nome del profitto.


IL BRANO:
"Mi lasciò le braccia, aveva deciso di strangolarmi. Dita d’acciaio mi strinsero la gola. Mi spruzzò il viso di saliva mentre impiegava ogni sua energia per farmi uscire il pomo d’Adamo dalla nuca. Sentivo la testa sul punto di esplodere.
Non potevo fare altro che scaldare e agitarmi come un ossesso. Riuscii ad afferrargli il collo ma lui si limitò a irrigidire i muscoli, era come avere cavi d’acciaio sotto le dita. Le spostai in basso, gli afferrai i risvolti della giacca e li usai come leva per affondare i pollici nel punto di carne morbida, fra le clavicole alla base della gola. Sarebbe stato costretto a usare le mani per staccare le mie.
Se non l’avesse fatto l’avrei soffocato a morte. O lui me. Il cuore batteva con violenza, avevo la vista annebbiata. Premetti con maggior forza e lui sollevò la testa.
I suoi capelli mi sbatterono sul viso. Sentii la barba dura che mi graffiava una guancia e il fiato fetido da ubriaco. Sapevo che era pronto a finire il lavoro con i denti."



L'AUTORE:
Andy McNab, pseudonimo dietro il quale l’autore si nasconde per motivi di sicurezza, è entrato nel SAS, lo Special Air Service britannico, nel 1984 ed è stato impegnato in operazioni in ogni parte del mondo. Durante la Guerra del Golfo ha guidato la 'Bravo Two Zero', una squadra che, nelle parole di un alto ufficiale, «resterà nella storia del reggimento per sempre.» Dopo sei mesi di intensive cure mediche seguite al rilascio da parte degli iracheni, ha ripreso servizio. Ha lasciato il SAS nel 1993 e ha cominciato a scrivere, dapprima raccontando le sue esperienze di soldato in Pattuglia Bravo Two Zero e Azione immediata, poi dedicandosi alla narrativa d'azione. Con Controllo a distanza, suo primo romanzo e grande successo internazionale, ha regalato agli appassionati del genere un nuovo eroe da seguire: Nick Stone.


SCHEDA:
LO STERMINATORE
Andy McNab
Traduzione di Isabella Ragazzi e Stefano Tettamanti
Longanesi
Collana: La Gaja Scienza
Pagine: 384
Prezzo: € 18.60

In libreria dal 15 Febbraio 2007

LA STELLA POLARE NEL MARE ARTICO

E' una grande avventura italiana: la sfida per la conquista del Polo Nord condotta da Luigi Amedeo di Savoia Duca degli Abruzzi. Forgiato dalla dura disciplina in Marina e appassionato esploratore, il Duca sognava di regalare al suo paese la gloria di una impresa fallita da molti altri. Preparò perciò la spedizione assieme con il Comandante Umberto Cagni, valente e determinato ufficiale della Marina, già suo coraggioso compagno in altre spedizioni. Basandosi sui risultati, anche drammatici, delle esperienze di esploratori che avevano tentato prima di lui, e soprattutto su quella guidata da Nansen, allestì la nave del navigatore norvegese ribattezzandola Stella Polare portando con sé diciannove uomini d’equipaggio, italiani e norvegesi, viveri per quattro anni, strumenti, cani e attrezzature. Il 25 aprile 1900 il Comandante Cagni, due guide e un marinaio, stremati della marcia sul pack e dal freddo, toccano la più alta latitudine mai raggiunta da un essere umano: 86° 31’ N. Oltre non si può procedere, l’obiettivo finale non è stato raggiunto, ma alla spedizione va comunque il merito di esservisi avvicinata tanto come mai nessuno prima aveva fatto.

IL BRANO:
"…mentre intorno a noi i due campi di ghiaccio sembrano impenetrabili. Non v’è che da proseguire verso maestro e tentare di forzare con la prua il passo che chiude a settentrione il bacino d’acqua in cui ci troviamo. I due campi di ghiaccio, incontrandosi in questo punto, si sono sovrapposti formando una linea di pressione di circa un centinaio di metri. Indietreggiando alla distanza di due o tre scafi ed avanzando a tutta forza, la Stella Polare ad ogni urto rompe un 10 o 15 metri, rimanendo poi incastrata nei ghiacci rotti…"

GLI AUTORI:
Luigi Amedeo di Savoia, Duca degli Abruzzi (1873-1933), era il terzogenito di Amedeo d'Aosta, fratello del re d'Italia Umberto I. Una parte della sua fama era legata alle grandi imprese sportive che aveva portato a termine: la scalata del Gran Paradiso, Monte Bianco, Cervino, del Ruwenzori in Africa, del Bride Peak nel Karakoru e del monte Sant'Elia in Alaska. Era inoltre un abile velista e conquistò per l'Italia numerosi trofei internazionali. Nel 1902-06 comandò l'incrociatore Liguria in un prestigioso viaggio attorno al mondo di 52.000 miglia complessive. Durante la prima guerra mondiale ricoprì l'incarico di comandante in capo della flotta da battaglia. Allontanato nel febbraio 1917, si trasferì in Somalia dove fondò una colonia agricola in cui morì il 18 marzo 1933.

Umberto Cagni (1863-1932) era un ufficiale della Marina Militare che accompagnò Luigi Amedeo di Savoia al Polo Nord e nell'ascensione al monte Ruwenzori. In seguito percorse una brillante carriera in Marina.


SCHEDA:
Luigi Amedeo di Savoia, Umberto Cagni
Effemme Edizioni
€ 18,50
Pagine 440

SCIMITAR SL-2

COMMENTO (Inbar Meytsar):
Sono molteplici le soddisfazioni che regala questo libro: a primo impatto ci sono i colori "fuoco" della copertina rigida e compatta che donano una notevole consistenza piacevole al tatto. Complici di questa sensazione sono ovviamente anche le oltre 400 pagine che racchiudono l'entusiasmante vicenda internazionale. La storia è intrigante, ma mi ha colpita soprattutto la semplicità, chiarezza e scorrevolezza con le quali vengono descritte avvicendamenti particolarmente complicati, come i complotti internazionali, i movimenti di un enorme sottomarino nei mari del mondo facendosi notare a malapena, gli intrighi alla Casa Bianca, il lancio di missili costruiti illegalmente, l'esplosione di vulcani. E molto altro ancora.


SINOPSIS:Il terrorismo ha raggiunto un nuovo, drammatico livello di aggressività. Il maggiore Ray Kerman, rinnegato del SAS, è riuscito a sfuggire alla cattura. Si nasconde sotto il nuovo nome di Ravi Rashood ma non ha rinunciato alla sua folle battaglia contro l’Occidente. Aiutato dalla moglie Shakira e dal giovane contrammiraglio Ben Badr della marina iraniana, ha ancora a disposizione un potentissimo sottomarino denominato Scimitar SL-2.Approfittando dell’inerzia della nuova amministrazione americana che ha mandato in pensione l’ammiraglio Morgan, l’unico in grado di tenergli testa, Rashood vuole provocare una devastante catastrofe naturale. La scomparsa di uno scienziato inglese, la misteriosa eruzione di un vulcano nello stato di Washington e una serie di ultimatum a cui il governo americano non vuole credere convincono Morgan e quanti gli sono rimasti fedeli, all’interno delle forze armate, che il pericolo è reale. Occorre applicare subito contromisure drastiche per mettere in salvo la popolazione da un possibile disastro, e scatenare una caccia senza precedenti al sottomarino nemico.

IL BRANO:
"Venire dieci gradi a dritta», ordinò il comandante. «Rotta tre-cinque-zero. Velocità 25, profondità settanta metri.»Il mar Giallo era notoriamente poco profondo e l’ultima parte del viaggio, verso le acque più proibite della Cina, avrebbe dovuto essere completato in superficie, proprio sotto i satelliti americani. Il comandante sperava di condurre la navigazione osservato il meno possibile, ma, in fondo, cosa importava? Un sottomarino costruito in Russia, diretto a una base cinese, in prevalenza in acque internazionali: nessuno era obbligato a dire nulla a Washington. Dopotutto il Pentagono non era il padrone degli oceani del mondo."


L'AUTORE:
Patrick Robinson è nato nel Kent, in Inghilterra. Con il successo di Seawolf, Classe Kilo, Classe Nimitz, Invisibile, USS Shark e Barracuda 945 (tutti pubblicati da Longanesi) si è guadagnato il titolo di maestro del romanzo bellico d’azione: le sue storie di sottomarini, perfettamente ambientate in più vaste trame di fantapolitica e intrighi spionistici, hanno milioni di lettori in tutto il mondo.


SCHEDA:
SCIMITAR SL-2
Patrick Robinson
Longanesi
pp. 420
€ 18.60
In libreria dal 03/11/2005

L'ATLANTICO SENZA RIPARO

Quattromila e cinquecento miglia percorse da solo, senza assistenza, su un minuscolo Hobie cat 20. Un catamarano senza alcun riparo, di quelli che in Italia centinaia di ragazzi usano per esibirsi davanti alla spiaggia. L'impresa di Alessandro Di Benedetto ha dell'incredibile, e non a caso è stata omologata dal World Sailing Speed Record Council, la massima autorità in fatto di record a vela, come primato mondiale assoluto. L'Atlantico senza riparo è in gran parte il diario in presa diretta, fissato su un registratore, di questa navigazione essenziale fino all'estremo. Il risultato è una narrazione viva, sempre intensa, delle avversità superate, ma anche delle emozioni provate dall'autore, del fascino del grande largo e dei sogni che questo evoca. Una grande storia di mare che è anche un prezioso resoconto tecnico per i tanti appassionati di vela.


L’AUTORE
Alessandro Di Benedetto è un geologo con la passione della vela. Fin dall'infanzia ha navigato su piccole barche. Suo prossimo obiettivo è la traversata dell'Oceano Pacifico.


SCHEDA:
Alessandro Di Benedetto
Nutrimenti
Collana: Transiti blu
pp. 168
€ 15.00
prima edizione giugno 2004
terza edizione ottobre 2006

PRUA A EST

Ogni volta che esco dal Tevere giro a sinistra", ripete spesso Ernesto Tross. Prua a Est è la storia della sua incredibile vita spesa per la maggior parte viaggiando in Oriente. Una storia segnata dalla passione per il mare e la vela, ma più in generale per il viaggio inteso nel più classico dei modi, come occasione di scoperta e conoscenza di genti, civiltà e culture diverse dalla nostra. Tross ha navigato a lungo nell'Oceano indiano, sempre con barche costruite con le proprie mani (in tutto ne ha realizzate otto), ricche di soluzioni originali e sempre fuori dagli schemi e dalle mode imposte dal marketing della nautica. Ma è anche salito fin sull'Himalaya con la moto, ha girato i deserti in Dune-buggy, ha volanto in aliante.

L’AUTORE
Ernesto Tross, nato in Germania, vive dal 1940 a Roma. Per professione progetta vetrate artistiche per le chiese, ma fin da giovanissimo dedica la maggior parte del suo tempo ai viaggi. Ha girato il mondo con ogni mezzo, ha progettato e costruito otto barche con cui ha navigato per centinaia di migliaia di miglia, collabora a Bolina ed è conosciuto e amato nell'elite dei grandi navigatori.


SCEHDA:
Ernesto Tross
Nutrimenti
Collana: Transiti blu
pp. 168
€ 15.00
prima edizione aprile 2003
seconda edizione ottobre 2006

NAUFRAGHI

Dal Brasile all’Isola di Pasqua, da Macao alle Filippine, da San Francisco alle Isole Midway nel Pacifico, passando per le coste siberiane e i mari ghiacciati del Polo Sud. Storie di mare, di avventura, di disperazione. Storie di uomini coraggiosi, intraprendenti, ma in balia delle forze della natura e delle loro debolezze. Storie di naufraghi.
Con un’attenzione ai dettagli, una precisa ricostruzione storica dei fatti e uno stile brillante e appassionato, questi racconti descrivono imprese estreme e incredibili i cui protagonisti, semplici marinai ed esperti capitani, affrontano situazioni difficili e di emergenza con una straordinaria fiducia in se stessi e con il pieno controllo del proprio destino.

IL BRANO:
«I kaffiri si aggiravano tra le rocce, mettendo in salvo tutto ciò che del relitto era stato trascinato a riva. Quando si fece buio, si ritirarono, lasciando i naufraghi a dormire ai piedi delle dune, senza coperte e senza cibo.»

L'AUTORE:
Victor Slocum, figlio del famoso capitano Joshua Slocum, il primo uomo a navigare da solo intorno al mondo, è nato nel 1872 su una nave nel porto di San Francisco. Crebbe e divenne maggiorenne a bordo di imbarcazioni mercantili comandate dal padre. Dopo il naufragio dell’Aquidneck avvenuto nel 1886 sulle coste del Brasile, proseguì autonomamente la sua brillante carriera di capitano su navi commerciali. Morì nel 1949.


SCHEDA:
Victor Slocum
Mursia
Collana: Biblioteca del Mare
Pagine 328
€18,30

MORTE BIANCA

COMMENTO (Inbar Meytsar):
I libri di Clive Cussler mi affascinano sempre perché esiste sempre un forte legame tra la vita reale dell'autore e il suo romanzo. Un intreccio di realtà, avventura e vera scienza. Ma forse è proprio Clive Cussler a vivere un vita da romanzo…

SINOPSI:
Kurt Austin e Joe Zavala, la nuova leva della NUMA, la prima linea di difesa contro le minacce all’ambiente marino in ogni angolo del mondo, partecipano a una difficile operazione di salvataggio nei mari del Nord. Due navi si sono speronate al largo delle isole Faroe, un incidente in apparenza provocato da una nave ambientalista delle Sentinelle del Mare. Ma c’è qualcosa di realmente sospetto nel modo in cui è avvenuto il disastro e Therri Weld, volitiva consulente legale degli ambientalisti, non è disposta a cedere alle richieste di risarcimento delle autorità danesi senza reagire. Ben presto i sospetti di Kurt e della sua squadra si indirizzano verso una multinazionale che conduce esperimenti segreti, e l’agente della NUMA si trova, affiancato dalla coraggiosa Therri, a incrociare la pericolosa strada di potenti avversari in lotta tra di loro, sopra e sotto la superficie del mare, per la supremazia economica. Ma tra avventure e agguati emerge un filo rosso sangue che collega i fatti di oggi a tragedie lontane nel tempo...

IL BRANO:
"Milleduecento miglia a nordest delle Faroe, la nave da ricerca William Beebe dondolava all'ancora nelle gelide acque del mare di Barents. Sullo scafo turchese da settantacinque metri spiccava la scritta NUMA...
Protendendosi lentamente oltre il ponte, l’imbracatura calò la navicella in un’apposita invasatura d’acciaio, alla quale gli uomini in attesa appoggiarono una scaletta. Quando il portello in cima alla bassa torretta si fu spalancato ruotando sui cardini, Kurt Austin sporse la testa all’esterno sbattendo le palpebre come una talpa. I suoi capelli, di un grigio acciaio tendente al platino, parvero assorbire e riflettere l’intensa luce metallica del cielo sovrastante.
Qualche istante più tardi il suo socio, Joe Zavala, sporse a sua volta la testa nell’aria fresca e consegnò al compagno una lucida cassetta di alluminio che questi lanciò a un corpulento tizio di mezza età fermo ai piedi della scala. L’uomo indossava un maglione di lana a collo alto, un paio di pantaloni e una giacca di tela gialla impermeabili. Soltanto l’alto berretto con la visiera che aveva in testa lo identificava come appartenente alla marina sovietica. Vedendo il contenitore planare verso di lui, lo afferrò al volo con un grido disperato e, dopo averlo soppesato un istante, se lo strinse al petto."

L'AUTORE:
Clive Cussler: uno dei rari scrittori in cui vita e fiction s’intrecciano in modo indissolubile, ha fondato la NUMA, una società che si occupa del recupero di navi e aerei scomparsi in circostanze misteriose, ed è diventato uno dei più amati autori di romanzi d’avventura trasponendo nei suoi libri la propria straordinaria esperienza di cacciatore di emozioni.
Paul Kemprecos: vincitore del prestigioso premio letterario Shamus per i suoi romanzi gialli, è stato diverse volte coautore con Clive Cussler.


SCHEDA:
Un'avventura di Kurt Austin
Clive Cussler (con Paul Kemprecos)
Longanesi
€ 18.60
pp. 450
In libreria dal: 09/11/2006

IL MARINAIO NELLA NEVE JACK LONDON E IL GRANDE NORD


Un viaggio nel viaggio di un altro viaggio. Nel 1897 Jack London lasciò San Francisco per l’Alaska sulla scia della febbre dell’oro scoppiata in quegli anni. Tra mille peripezie raggiunse il Klondike, e proseguì al di là delle montagne, fino a Dawson City in Canada e lungo il fiume Yukon. Non trovò l’oro che cercava ma riportò a casa qualcosa di più prezioso: la messe di osservazioni e di ricordi che trasformò poi nei suoi racconti più famosi. A Dawson City il giornalista Dick North, partito dalla California sulle tracce di Jack London, rimase per oltre vent’anni dopo aver rintracciato i luoghi da lui descritti e aver identificato la capanna di tronchi dove Jack aveva trascorso un intero inverno. In questo libro North ricostruisce l’avventura di London collocandola in un mosaico che ricrea il sapore di epopee e di terre lontane. L’edizione italiana è curata da un altro appassionato conoscitore di London e del Grande Nord, Davide Sapienza, che nel 2006 ha ripercorso le tracce di North e di London nello Yukon, per meglio entrare nello spirito di questo libro avventuroso e coinvolgente che appena uscito è già un classico imperdibile.

L'AUTORE:
Dick North. Nato del New Jersey, si trasferì in California dopo la seconda guerra mondiale, durante la quale prestò servizio in Italia. Dopo un laurea alla George Washington University, un’altra all’University of California di Berkeley e una serie di lavori scarsamente soddisfacenti, un reportage in Alaska commissionato dal “Las Vegas Review Journal” segnò il suo destino di storico e studioso del Grande Nord. È membro della Jack London (Yukon) Society, ha scritto numerosi libri e ha ricevuto onorificenze e premi prestigiosi. Vive a Dawson City, nello stato canadese dello Yukon.


SCHEDA:
IL MARINAIO NELLA NEVE JACK LONDON E IL GRANDE NORD
Dick North
Edizione: CDA & Vivalda
Pagine: 200
€ 17,00
Prima Edizione 2007
Edizione Italiana a cura di Davide Sapienza con un saggio inedito di Jack London sulla corsa all’oro.

ASSOLVETE LʼANDREA DORIA

IL COMMENTO (di Inbar Meytsar):
Considero Fabio Pozzo un amico fuori dal comune. Ho collaborato intensamente con lui e Simone Bianchetti mentre scrivevano «I colori dell’oceano» (Longanesi 2003, TEA 2005), e un anno dopo abbiamo realizzato a quattro mani «Ho sposato l’oceano» (Longanesi 2004). Il nostro legame si era rafforzato ancor di più quando, per un paio di stagioni, abbiamo girato insieme manifestazioni e scuole di vela italiane per parlare al pubblico di questi due libri. Lui arrivava da Genova e io da Milano. Ricordo un’occasione in cui aspettavo Fabio alla stazione di Genova: doveva venirmi a prendere per partire insieme alla volta di Livorno. L’ho aspettato per quasi due ore e il suo cellulare era sempre irraggiungibile. La causa: Fabio stava intervistando telefonicamente proprio Francesco Scotto - custode delle memorie dell’Andrea Doria - un colloquio fondamentale per il suo nuovo libro. La nostra è un’amicizia della quale vado fiera perché nata da progetti comuni, ardui da portare a termine, in cui le idee dell’uno migliorano le proposte dell’altra, e la determinazione dell’una abbatte i momenti di sconforto dell’altro. E viceversa.
Avrei voluto scrivere con Fabio altri libri, per rivivere quella sensazione di entusiasmo e di realizzazione tanto intensa. Ma, per ora, la nuova opera di Fabio è tutta sua e gli fa onore.
Per Pozzo, giornalista de La Stampa, l’interessamento passionale per l’Andrea Doria inizia 12 anni fa, durante una visita sulla nave che ne aveva causato il naufragio. Nel libro Fabio descrive l’intera vicenda: la cronaca della collisione, il racconto delle persone a bordo, quindi espone l’istruttoria, spiega i risarcimenti, passa ad altre inchieste e racconta della «lobby alla memoria» che da anni combatte per ristabilire la verità e riabilitare l’equipaggio della nave. Parla di rotte, errori, e soccorsi.
È un libro chiaro, completo e approfondito, contiene allegati ed è studiato nei minimi particolari, esattamente come ci si aspetterebbe da un buon giornalista.
Fabio riassume così la preparazione di questo mastodontico lavoro:
«Un lavoro lungo, duro. Ricerche sui documenti che ho avuto a disposizione dal Gruppo di lavoro dell’Andrea Doria, molto su Internet, dialogo continuo con i testimoni. Qualche colpo di fortuna. Spiegazioni di tecnici, per capire le parti più specifiche e cercare di renderle accessibili a tutti. L’obiettivo era quello di ricostruire il caso Andrea Doria e cercare di spiegare perché è ancora aperto. E soprattutto, cercare di spiegare lo stato d’animo degli ufficiali sopravvissuti, il peso delle accuse e dei sospetti. È anche questo che mi ha fatto andare avanti, nei momenti più bui: riabilitarli, riconoscere loro quello che da 50 anni nessuno ancora ha fatto».
Grazie alla perseveranza e all’abnegazione di un giornalista italiano viene ristabilita la verità e riabilitato l’equipaggio dell’Andrea Doria.
«L’obiettivo era ricostruire il caso e cercare di spiegare perché, dopo 50 anni, è ancora aperto»



SINOPSI:
Con il taglio dellʼinchiesta giornalistica, il libro rivisita lʼaffondamento dellʼAndrea Doria e gli eventi seguiti a quel tragico 25 luglio 1956. Polemiche, indagini, denunce anonime, operazioni di spionaggio e diplomatiche, e una "lobby della memoria" che da anni combatte per ristabilire la verità e riabilitare lʼequipaggio dellʼAndrea Doria. E con esso, lʼimmagine della marineria italiana. È una lunga navigazione nel passato, che in Assolvete lʼAndrea Doria Fabio Pozzo compie insieme ad alcuni personaggi del caso fino ad approdare anche alle conclusioni dellʼinchiesta della commissione speciale del ministero della Marina Mercantile italiano. Pagine rimaste segrete per mezzo secolo e che ora, pubblicate per la prima volta, possono forse mettere la parola fine al caso Andrea Doria: fu la Stockholm a causare, con unʼaccostata errata e fatale, la collisione.


IL BRANO:
"Un pezzo dʼItalia se nʼè andato, con la terrificante rapidità delle catastrofi marine ed ora giace nella profonda sepoltura dellʼoceano, che non ha rimedio. Proprio un pezzo dellʼItalia migliore, la più seria, geniale, onesta, tenace, operosa, intelligente."
Dino Buzzati, Corriere della sera - 27 luglio 1956


L'AUTORE:
Fabio Pozzo è nato a Recco e vive a Genova. Giornalista della Stampa, coltiva da sempre la passione per il mare, la vela, la storia della navigazione e le isole alla fine del mondo. Ha scritto «I colori dellʼoceano» insieme a Simone Bianchetti (Longanesi 2003, TEA 2005) e «Ho sposato lʼoceano» in collaborazione con Inbar Meytsar (Longanesi 2004).


SCHEDA:
Longanesi
€ 16,00
pp.344

HUNTER KILLER

La situazione in Arabia Saudita è insostenibile: enormi ricchezze petrolifere nelle mani di corrotti membri della famiglia reale occupati soprattutto a gozzovigliare, mentre il popolo della più grande nazione islamica è alla fame. Il principe Nasir, rigido fondamentalista, decide di giocare la sua carta e impadronirsi del potere, ma da solo non può farcela... Spunta quindi l’ombra di una grande potenza europea, disposta a fornire uomini e mezzi per scatenare una rivoluzione e bloccare l’afflusso di petrolio all’Occidente.
Per realizzare il golpe non si disdegnano i più improbabili accordi, e Jacques Gamoudi, ex legionario di origine marocchina comandante dell’operazione, si allea con lo spauracchio di tutti i servizi segreti occidentali: Ravi Rashood, capo indiscusso di Hamas e disertore del SAS inglese. Così, mentre dalle profondità marine partono missili da crociera diretti ai campi di oro nero, il Medio Oriente è di nuovo sconvolto da un’ondata di violenza che può paralizzare il mondo. E il presidente americano Bedford non può che rivolgersi al leggendario ammiraglio Morgan, richiamato dalla sua dorata pensione per organizzare il contrattacco...

IL BRANO:
"Ritornati al sottomarino, con la stessa cima di traino fissarono l’uomo al motore Yamaha. Indossava l’uniforme e apparteneva evidentemente alla reale Aeronautica saudita, incaricata della guardia e della protezione delle vulnerabili centrali di pompaggio del petrolio del Paese, delle infrastrutture di lavorazione e di carico e delle piattaforme petrolifere nel golfo.
Il giovane arabo affondò insieme ai due piccoli battelli gonfiabili, dritto sul fondo in trenta metri d’acqua, proprio all’estremità delle vie d’acqua saudite per le petroliere. Sei ore più tardi sarebbe stato raggiunto da molti altri morti. Ma nessuno avrebbe mai saputo che la perdita della giovane guardia del pontile di carico significava qualcosa di speciale.
Sarebbero state tutte semplicemente delle vittime, uccise in nome della più ricca e avida industria del mondo."



L'AUTORE:
Patrick Robinson è nato in Inghilterra, nel Kent. Alla professione di giornalista ha spesso affiancato, con successo, quella di scrittore. Tra le sue opere ricordiamo Decade of Champions e One Hundred Days, resoconto sulla guerra delle Falkland scritto con l'ammiraglio Sir Sandy Woodward. Con il suo primo romanzo, Classe Nimitz, si è imposto tra i migliori autori di romanzi d'avventura e d'azione sui mari.


SCHEDA:
Patrick Robinson
Longanesi
Collana: La Gaja scienza
Pagine: 516
€ 18.60
In libreria dal 25 gennaio 2007

sabato 7 luglio 2007

DOPPIA MISSIONE

La promozione tanto attesa è finalmente arrivata: dopo una vita dedicata al servizio della Royal Navy in lunghe e rischiose traversate, Jack Aubrey viene ricompensato con l’insegna di commodoro. Suo primo compito è debellare con un’azione di forza la tratta illegale degli schiavi sulle coste occidentali dell’Africa, e in seguito impedire a una flotta francese di rifornire di armi i ribelli d’Irlanda. Ma fin dall’inizio insorgono contrattempi e difficoltà che sembrano mettere a repentaglio i tempi della missione, tra i quali hanno un ruolo di primo piano i seri problemi del chirurgo di bordo, Stephen Maturin.
Abbandonato dalla moglie Diana, scopre che contro di lui si sta muovendo un temibile avversario il quale, messo alle strette dalle rivelazioni dello stesso Maturin come agente segreto, è pronto a tutto pur di rovinarlo. Costretto a una precipitosa fuga dall’Inghilterra, riesce a imbarcarsi per un pelo sulla nave ammiraglia di Aubrey, ma la navigazione riserverà ai due amici non poche sorprese, e il neo commodoro imparerà fin troppo presto a conoscere le pene del comando di un’intera squadra navale...

IL BRANO:
" (ll commodoro Aubrey) si mise il cannocchiale a tracolla e, cambiando il braccio che lo teneva aggrappato alle sartie di velaccio, ruotò su se stesso per esplorare l’oceano a sud-ovest. Là il previsto banco di nubi oscurava in basso gran parte del cielo, ma il comandante Aubrey riuscì ancora a intravedere il lampo bianco del brigantino Orestes, a sua volta in contatto con il cutter Nimbie, tre leghe più lontano. In quel momento, perciò, egli era al centro di un cerchio vasto cinquanta miglia, entro il quale nessuna vela avrebbe potuto passare inosservata; ma ben presto le navi e i velieri più lontani si sarebbero avvicinati, perché il sole sarebbe tramontato dietro le nubi a sud-ovest e la notte sarebbe calata, quasi certamente una notte di brutto tempo. Niente luna."

L'AUTORE:
Patrick O'Brian, nato il 12 dicembre 1914 a Chalfont St Peter, nel Buckinghamshire, e morto a Dublino il 2 gennaio 2000, era l’ottavo di nove figli. Non avendo la possibilità di entrare, per motivi di salute, nella Royal Navy e neppure nella RAF, durante la seconda guerra mondiale venne arruolato nei servizi segreti inglesi. Nel 1945, dopo aver ottenuto che il suo vero nome, Richard Patrick Russ, venisse cambiato in Patrick O’Brian, si trasferì prima in Galles e infine, nel 1949, in Francia, nel villaggio di Collioure, vicino a Perpignan, per dedicarsi unicamente alla narrativa. Ma soltanto nel 1968 un editore americano lo invitò a scrivere romanzi storici di ambiente marinaro, dando così origine alla serie delle avventure di Jack Aubrey e Stephen Maturin, venti romanzi che hanno avuto uno straordinario successo internazionale di pubblico e di critica.


SCHEDA:
Commodoro Jack Aubrey in azione
Patrick O`Brian
€ 16.00
pp. 312
Longanesi
In libreria dal: 11/01/2007

ATTACCO DAL MARE

La situazione in Europa è sull’orlo della crisi: in Francia è salito al potere Luca Bonaparte, uno spietato discendente di Napoleone, le cui folli ambizioni di potere sono segretamente appoggiate dalla Cina, a cui Bonaparte ha promesso le riserve petrolifere dell’Oman. È chiaro che in questa situazione drammatica l’America non può certo restare a guardare...
Solo una persona può intervenire prima che si arrivi alla terza guerra mondiale: Alexander Hawke, gentiluomo di ventura, discendente di un famoso pirata, miliardario ricco di fascino e di classe, impavido agente segreto fuori quadro. Hawke, il quale si è appena ripreso dall’enorme dolore che lo ha schiacciato quando uno spietato killer ha ucciso sua moglie, è ora pronto a tornare in azione, più determinato e brillante che mai. Lo affiancano gli amici di sempre, il granitico Stokely Jones e l’azzimato ma acutissimo gentiluomo d’altri tempi Ambrose Congreve, di Scotland Yard. Insieme dovranno muoversi tra Parigi, New York e il sultanato dell’Oman, in una girandola di avventure e colpi di scena, per cercare di fermare questo terribile asse del male che nessuno storico avrebbe mai potuto prevedere e che sta per portare l’attacco direttamente al cuore dell’America...

IL BRANO:
"In praica, lui e Brock dovevano studiare la maniera di prendere d'assalto quella stramaledetta fortezza, sconfiggere qualche dozzina di mercenari francesi, salvare il sultano e il suo harem e riportarli sani e salvi a bordo del Cacique. E avevano quarantott'ore per farlo."

L'AUTORE:
Ted Bell è stato vicepresidente e direttore creativo della Young & Rubicam, una delle agenzie di pubblicità più importanti del mondo, e la sua carriera in questo campo l’ha enormemente aiutato nella conoscenza dei gusti del pubblico. I suoi romanzi l’hanno consacrato nelle classifiche americane come uno dei più amati scrittori di avventure moderne, ricche di spionaggio, tecnologia, esotismo e grandi emozioni.


SCHEDA:
Ted Bell
Traduzione di Marco Zonetti
Longanesi
Collana: La Gaja scienza
Pagine: 560
€ 18,60
In libreria dal 31 Maggio 2007

DUE RUOTE SULL`OCEANO


COMMENTO (Inbar Meytsar):
Questo libro è da leggere. Io ne sono rimasta fortemente colpita. Da quando ieri notte ho finito di leggerlo, mi sento come se Andrea Stella fosse un mio amico: ha condiviso con me la sua tragedia, le sue emozioni, riesco a comprenderne sofferenze, difficoltà, gioie e il gusto della rimonta! Mi sono immedesimata in lui, nel suo dramma e nella sua risalita verso un nuovo inizio conquistato con la passione e vissuto intensamente. Vorrei usare questo spazio per ringraziare Andrea di cuore per averci raccontato la sua storia, non solo d'avventura di mare, ma anche lezione di vita e d'amore - fondamentale infatti è la figura di Lara, ora sua moglie. Sono veramente felice che nella collana di Longanesi "i libri del mare", ora ci sia a farci compagnia, anche la storia di Andrea Stella.

SINOPSI:
Andrea Stella ha ventiquattro anni e un futuro roseo davanti a sé quando, nell’estate del 2000, arriva a Miami. Ma quella che doveva essere l’ultima vacanza prima di affrontare il mondo del lavoro si trasforma invece in un tragico appuntamento col destino. Una sera, in una strada privata di Fort Lauderdale, rimane vittima di un’inspiegabile aggressione a colpi d’arma da fuoco. Dopo tre mesi passati fra la vita e la morte, arriva la diagnosi dei medici: paraplegia agli arti inferiori.Stella racconta con lucidità e ironia i momenti terribili seguiti all’incidente, ma anche l’inizio della rinascita grazie alla medicina alternativa e a nuove esperienze spirituali, i viaggi intorno al mondo, la ricerca di un difficile equilibrio interiore, la voglia di affrontare nuove sfide. Prima fra tutte, la costruzione de Lo Spirito di Stella, il primo catamarano al mondo per disabili. Forte della ritrovata capacità di lottare, Andrea diventa portavoce di un’attenta campagna di sensibilizzazione verso il problema delle barriere architettoniche e della disabilità. Fino alla grande avventura, narrata come un diario di bordo, del ritorno di Andrea a Miami attraverso l’Atlantico, sulla sua barca.

IL BRANO:
"Coltivavo un sogno: ritornare a Miami con il catamarano. Innanzitutto perche´ avevo sempre desiderato attraversare l’oceano. E poi, visto che me ne ero andato in carrozzina, mi piaceva l’idea di tornarvi con un messaggio positivo. Arrivare in barca a Miami sarebbe stato un po’ come chiudere un cerchio."

L'AUTORE:
Andrea Stella è nato a Sandrigo (VI) nel 1976. È laureato in legge. Ha voluto la progettazione e la costruzione del primo catamarano al mondo per tutti e si dedica a tempo pieno alle attività dell’associazione Lo Spirito di Stella, volte all’abbattimento di barriere architettoniche e culturali e alla promozione di attività sportive per le persone diversamente abili.


SCHEDA:
La grande sfida di un ritorno alla vita attraverso la vela
Andrea Stella
€ 15.00
pp. 192
Longanesi
Collana: i libri del mare
In libreria dal: 06/07/2006

MOITESSIER. LA LUNGA SCIA DI UN UOMO LIBERO


"Continuo perché sono felice in mare". Il messaggio che nel 1969 Bernard Moitessier lancia con una fionda a bordo di un cargo lascia di stucco il mondo della vela. A Plymouth lo attendono infatti come sicuro vincitore del primo giro del mondo in solitario e senza scalo. Lui volta invece le spalle agli allori, a un cospicuo premio in denaro e alla notorietà per continuare la sua navigazione lungo un altro mezzo giro del mondo, fino alle isole del Pacifico. È forse il gesto che meglio di ogni altro sintetizza il modo di vivere la vela, ma anche di guardare al mondo e alla vita, del velista-filosofo più amato da chi va per mare. Non solo uno dei più grandi navigatori di tutti i tempi, ma anche un utopista, forse ingenuo, sicuramente sempre generoso e altruista. La sua vita è raccontata da Jean-Michel Barrault, per trentasei anni uno dei suoi amici più intimi, che in questo libro ne ripercorre l’intera esistenza anche attraverso le molte lettere inedite ricevute dal navigatore. Dall’infanzia in Vietnam ai primi vagabondaggi in mare, fino alle leggendarie navigazioni con il suo Joshua e all’ultima parte della vita, spesa per lo più in Pacifico, nel tentativo di combattere, come un moderno Don Chisciotte, i ‘falsi dei’ della civiltà moderna.

L'AUTORE:
Jean-Michel Barrault, giornalista e circumnavigatore, è autore di più di trenta libri, per la maggior parte dedicati al mare. Ha diretto la collana di mare della casa editrice Arthaud, l’editore di quasi tutti i libri di Moitessier.


SCHEDA:
Jean-Michel Barrault
Traduzione di Laurence Figà-Talamanca
Nutrimenti
Collana: Transiti blu
pp. 200
€ 15.00
Prima edizione ottobre 2006

TRENTA FRUSTATE PER JACK NASTYFACE


Jack Nastyface è un marinaio. Anzi, nel gergo marinaresco inglese, il marinaio per antonomasia. All’epoca dell’ammiraglio Nelson, migliaia di Jack Nastyface prestarono servizio nella Royal Navy e moltissimi morirono per assicurare alla Gran Bretagna la vittoria contro Bonaparte e il predominio sul mare. Tuttavia, nonostante il loro sacrificio, non godevano di particolare considerazione: sono gli uomini di potere a fare (e scrivere) la Storia, non certo i semplici marinai, ma uno di loro, William Robinson, nel 1836 pubblicò i suoi ricordi, mostrando una realtà, quella vissuta sotto al ponte di comando, che nessuno aveva mai osato descrivere. Dalla sua inconsueta testimonianza emerge tutta la verità sugli splendori e le miserie della gloriosa Marina britannica: dalla cronaca della battaglia di Trafalgar ai dettagli raccapriccianti dei brutali castighi subiti dagli equipaggi, dalle pessime condizioni di vita di bordo alle solenni sbronze sottocoperta.


IL BRANO:
" Qualsiasi cosa si possa dire di questa celebrata terra di libertà, ogni volta che un giovane si affida a una nave caserma della marina militare per trovarvi rifugio e ospitalità, da quel momento deve dire addio alla sua libertà di parola e di azione; potrà pensare, ma dovrà confinare i propri pensieri in una delle stive della sua mente senza manifestarli mai a voce alta facendoli sfuggire dal boccaporto. Quando salii a bordo di una nave caserma per la prima volta, cominciai a pentirmi del passo avventato che avevo compiuto, inutilmente però, poiché sottomettermi agli eventi che il fato mi riservava era l'unica alternativa e compresi subito che protestare o fare rimostranze si sarebbe rivelato una follia."

GLI AUTORI:
Le scarse notizie sulla vita di William Robinson le racconta lui stesso: era figlio di un calzolaio e giovanissimo si arruolò volontario nella Marina Militare britannica. Pentitosi immediatamente della scelta, forse dettata dal desiderio d’avventura proprio di ogni adolescente, partecipò alla storica battaglia di Trfalgar e ad altri importanti scontri delle guerre Napoleoniche.
Inorridito dalla crudeltà degli ufficiali e dai metodi utilizzati per mantenere la disciplina, probabilmente decise di disertare e solo dopo molti anni decise di scrivere e pubblicare sotto l’ironico nome di Jack Nastyface le sue memorie di guerra.


SCHEDA:
William Robinson
Effemme Edizioni
€ 15,00
Pagine 136

TITANIC OLTRE LA MALEDIZIONE


COMMENTO (Inbar Meytsar):
Un libro scorrevole ed interessante, soprattutto per chi è affascinato dalla vicenda del Titanic. Un racconto particolare in cui la storia del transatlantico viene vista dal dietro le quinte: dal progetto della nave, dalle persone che l'hanno ideato, dai presagi dei passeggeri, degli impercettibili avvertimenti a catena che hanno preceduto la tragedia, della presuntuosa campagna pubblicitaria che ha lanciato l'universo da sogno rappresentato dal transatlantico. Fino agli antipodi del mondo, a seguire le tracce del così detto "iceberg del Titanic", che una volta tanto diventa anch'esso protagonista.


SINOPSIS:La deriva dell’iceberg che affondò il Titanic cominciò cinque anni prima del disastro, esattamente nel momento in cui furono concepiti i piani per costruire il transatlantico «inaffondabile», icona gloriosa del progresso dell’uomo moderno. E il tratto di banchisa da cui si staccò l’iceberg era da sempre considerato dagli inuit un luogo maledetto, una sorte di Rupe Tarpea dove si suicidavano le donne inferme... Fatti ininfluenti? Mere coincidenze? Oppure elementi rivelatori di una nuova interpretazione del più famoso naufragio della storia?In realtà non è ancora stato detto tutto sul Titanic; e basandosi su questa convinzione che Djana e Michel Pascal indagano sul filo conduttore della «maledizione», di un concorso sciagurato di circostanze sulle quali campeggiano l’avidità e la mancanza di rispetto dell’uomo nei confronti della natura. Prendendo in esame indizi, testimonianze, premonizioni, leggende inuit, gli autori costruiscono un’indagine inquietante e approfondita su quello che può ancora definirsi un mistero insoluto.


UN BRANO TRATTO DAL LIBRO:
"Esistono piste nuove, sinora mai percorse. Abbiamo avuto la fortuna di aprirne alcune. Grazie a incontri casuali con gli esperti in spedizioni sottomarine e con il comandante Nargeolet (che ha condotto decine di immersioni sul relitto), in seguito ai molti riscontri effettuati, sono venute a galla alcune informazioni.Una tra esse ci ha profondamente colpito. Getta una luce nuova sul naufragio. Si tratta del punto di vista degli inuit che vivono nel luogo esatto da cui si è staccato l'iceberg responsabile dell'affondamento del Titanic.Non dobbiamo dimenticare che i due protagonisti della tragedia sono infatti l'iceberg e la nave. Anch'esso, come la nave, ha una sua storia, intimamente legata al tragico evento. Chiudere gli occhi su tale verità è lo stesso che guardare solo una metà del disastro. Considerare il problema da questo punto di vista vuol dire anche adottare un nuovo approccio alla tragedia."

L'AUTORE:

Djana e Michel Pascal, giornalisti e conferenzieri, ormai da molti anni indagano il misterioso naufragio del Titanic. Sull’argomento hanno pubblicato numerosi articoli, scritto romanzi, tenuto conferenze e realizzato documentari.


SCHEDA:
Djana e Michel Pascal
Corbaccio
€ 13.00
pp. 176
Saggistica
In libreria dal: 27/10/2005